Guida per conoscere i principali curriculum vitae.

Guida per conoscere i principali curriculum vitae.

Ci sono diversi tipi di curriculum vitae (CV), ognuno con una struttura pensata per valorizzare aspetti diversi del profilo professionale. Ecco una guida dei principali, con spiegazioni su a cosa servono, quando usarli e come redigerli:


1. Curriculum Cronologico

A cosa serve:
È il formato più tradizionale. Mette in risalto la progressione della carriera lavorativa, elencando le esperienze in ordine cronologico (dal più recente al più lontano).

Quando usarlo:

  • Se hai esperienza lavorativa continua e coerente.

  • Se vuoi mostrare una crescita professionale lineare.

Come redigerlo:

  • Dati personali e contatti.

  • Obiettivo professionale (opzionale).

  • Esperienza lavorativa (dal più recente al più vecchio).

  • Istruzione.

  • Competenze.

  • Lingue, certificazioni, altri dettagli.

Struttura e contenuti

  1. Intestazione

  • Nome, cognome
  • Dati di contatto (telefono, email, LinkedIn)
  1. Profilo professionale / Obiettivo (breve)

  2. Esperienze lavorative (dal più recente al più vecchio)

  • Azienda, periodo, ruolo
  • Breve descrizione di compiti e realizzazioni (bullet point)
  1. Istruzione

  • Titolo di studio, istituto, anno di conseguimento
  1. Competenze (tecniche e trasversali)

  2. Lingue e certificazioni

  3. Interessi personali (opzionale)

A cosa serve

  • Mostrare chiaramente la continuità e la crescita della carriera.

  • Utile per settori tradizionali (es. amministrazione, consulenza).

Consiglio

  • Usa date precise (MM/AAAA).

  • Per ogni esperienza, illustra risultati quantificabili (es. “aumentato fatturato del 20%”).

  • Mantieni il layout lineare e pulito.


2. Curriculum Funzionale (o Tematico)

A cosa serve:
Mette l’accento su competenze e risultati, piuttosto che sul percorso cronologico.

Quando usarlo:

  • Se hai poche esperienze lavorative.

  • Se hai interruzioni di carriera.

  • Se stai facendo un cambio di settore.

Come redigerlo:

  • Dati personali.

  • Obiettivo o profilo personale.

  • Sezioni tematiche (es. “Competenze organizzative”, “Capacità tecniche”, ecc.) con esempi pratici.

  • Formazione.

  • Esperienze lavorative (può essere ridotto o messo in fondo).

Struttura e contenuti

  1. Intestazione

  2. Profilo professionale (focalizzato su competenze)

  3. Aree di competenza (sezioni tematiche, es.:)

  • Project management: “Coordinato team di 5 persone…”
  • Marketing digitale: “Gestito campagne Google Ads con ROI X…”
  1. Esperienze professionali (solo elenco sintetico: azienda, ruolo, date)

  2. Formazione e certificazioni

  3. Lingue e conoscenze informatiche

A cosa serve

  • Spostare l’attenzione dai periodi di impiego ai risultati e alle skill.

  • Ottimo per chi ha carriere non lineari o vuole cambiare settore.

Consiglio

  • Raggruppa esempi concreti per ciascuna competenza.

  • Evita ripetizioni: collega ogni skill a un risultato.

  • Mantieni elenco esperienze breve e al fondo.


3. Curriculum Combinato (o Misto)

A cosa serve:
Unisce i vantaggi del CV cronologico e di quello funzionale.

Quando usarlo:

  • Se vuoi evidenziare sia le competenze che le esperienze.

  • Se hai esperienza ma anche competenze trasversali importanti.

Come redigerlo:

  • Dati personali.

  • Profilo professionale.

  • Sezione “Competenze chiave”.

  • Esperienza lavorativa (in ordine cronologico).

  • Istruzione.

Struttura e contenuti

  1. Intestazione

  2. Profilo professionale

  3. Competenze chiave (3–5 aree principali, con esempi)

  4. Esperienze lavorative (cronologico)

  5. Istruzione

  6. Ulteriori informazioni (corsi, volontariato, lingue)

A cosa serve

  • Coniuga la chiarezza cronologica con la forza delle competenze.

  • Ideale se hai sia esperienza solida sia skill trasversali distintive.

Consiglio

  • Nella sezione “Competenze chiave” rimanda con numeri/bullet all’esperienza dove le hai applicate.

  • Alterna brevi paragrafi di descrizione a elenchi puntati.


4. Curriculum Europeo (Europass)

A cosa serve:
È un formato standardizzato, utile per candidarsi in ambito internazionale o in contesti formali, soprattutto in Europa.

Quando usarlo:

  • Se partecipi a selezioni pubbliche, tirocini, programmi Erasmus o lavori all’estero.

Come redigerlo:

  • Si compila sul sito ufficiale Europass.

  • Ha sezioni predefinite: informazioni personali, esperienza lavorativa, istruzione/formazione, competenze personali, competenze digitali, ecc.

  • Meno flessibile, ma ordinato e professionale.

Struttura e contenuti

  • Sezioni rigidamente predefinite (da compilare online):

    1. Dati personali

    2. Esperienza lavorativa (cronologico)

    3. Istruzione e formazione

    4. Competenze personali (linguistiche, digitali, comunicative…)

    5. Allegati (facoltativi)

A cosa serve

  • Standard riconosciuto in tutta Europa, facilita comparazione tra profili.

  • Spesso richiesto in concorsi pubblici, tirocini Erasmus.

Consiglio

  • Segui passo-passo il form ufficiale su europa.eu/europass.

  • Carica documenti di supporto in PDF (attestati, certificazioni).

  • Personalizza il profilo iniziale con parole-chiave del bando.


5. Curriculum Creativo

A cosa serve:
Pensato per chi lavora in ambiti creativi e visivi (grafici, designer, fotografi, marketing, ecc.). Punta su design, originalità e presentazione visiva.

Quando usarlo:

  • Se vuoi colpire visivamente il selezionatore.

  • Se lavori in settori creativi.

Come redigerlo:

  • Usa strumenti come Canva, Adobe InDesign, Figma.

  • Includi grafici, colori, icone, foto (ma con buon gusto).

  • Contenuti simili agli altri CV, ma con formattazione non convenzionale.

Struttura e contenuti

  • Layout grafico personalizzato (palette di colori, icone, infografiche).

  • Sezioni standard (esperienze, formazione, competenze) rese visivamente accattivanti.

  • Portfolio o link diretti a lavori creativi (Behance, Dribbble).

A cosa serve

  • Sottolineare la creatività e il senso estetico.

  • Perfetto per designer, graphic artist, video maker, social media manager.

Consiglio

  • Utilizza tool come Canva o InDesign.

  • Mantieni un equilibrio tra estetica e leggibilità: non sacrificare la chiarezza.

  • Includi un breve caso di studio visivo (mini-infografica dei risultati ottenuti).


6. CV Accademico

A cosa serve:
Per candidarsi a posizioni accademiche o di ricerca. È molto più dettagliato.

Quando usarlo:

  • Se ti candidi per dottorati, posizioni universitarie, borse di studio.

Come redigerlo:

  • Dati personali.

  • Formazione accademica (dettagliata).

  • Esperienze di insegnamento.

  • Pubblicazioni.

  • Conferenze e seminari.

  • Progetti di ricerca.

  • Lingue, software accademici, affiliazioni.

Struttura e contenuti

  1. Intestazione

  2. Obiettivo di ricerca o abstract

  3. Formazione (dettagliata: titoli, votazioni, tesi)

  4. Esperienza di insegnamento e tutorato

  5. Pubblicazioni (articoli, capitoli, libri)

  6. Conferenze e seminari

  7. Progetti di ricerca e grant

  8. Partecipazioni a comitati

  9. Lingue, software scientifici

A cosa serve

  • Documentare in modo esaustivo il profilo di ricercatori, docenti, dottorandi.

  • Richiesto da università, istituti di ricerca, bandi di dottorato.

Consiglio

  • Elenca le pubblicazioni in formato bibliografico (APA o MLA).

  • Evidenzia ruoli e responsabilità nei progetti di ricerca (coordinatore, collaboratore).

  • Include link DOI o URL a pubblicazioni online.


7. Video Curriculum

A cosa serve:
Presenti te stesso tramite un breve video. È uno strumento di supporto al CV scritto.

Quando usarlo:

  • In settori legati alla comunicazione, vendite, customer care.

  • Per candidature non convenzionali.

Come redigerlo:

  • Durata: 1-2 minuti.

  • Presentazione personale + motivazione + sintesi delle esperienze/competenze.

  • Voce chiara, linguaggio del corpo curato.

  • Video ben illuminato e audio di qualità.

Struttura e contenuti

  1. Introduzione (5–10″): saluto + nome

  2. Profilo e motivazione (30″): punti di forza + perché ti candidi

  3. Esperienze principali (30″): racconta un successo

  4. Chiusura e ringraziamenti (5–10″)

A cosa serve

  • Far emergere personalità, capacità comunicative e linguaggio del corpo.

  • Ideale in ruoli di front-office, vendite, HR, comunicazione.

Consiglio

  • Predisponi uno storyboard prima di girare.

  • Registra in un ambiente ordinato, con buona luce e audio nitido.

  • Monta con tagli rapidi, sottotitoli e grafiche leggere (nome, ruolo).


Consiglio finale: scegli il formato più adatto in base al tuo profilo, al settore di riferimento e alla cultura aziendale dell’azienda target. Personalizza sempre i contenuti – soprattutto l’obiettivo e le parole-chiave – in funzione della posizione a cui ti candidi. Buona stesura!


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